San Gimignano on Instagram… Enjoy them!
Le associazioni delle guide turistiche aderiscono all’iniziativa del FAI per il restauro di un palazzo storico a San Gimignano, con una donazione che contribuisce alla fruibilità di Palazzo Campatelli, una delle 13 torri inserite nel patrimonio dell’umanità dall’Unesco…
AGT Toscana e AGT Siena partecipano alla rinascita di Palazzo Campatelli a San Gimignano.
1993-2012: sabato 24 e domenica 25 marzo 2012 avrà luogo la ventesima edizione della Giornata FAI di Primavera, un grande spettacolo di arte e bellezza dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano. Per festeggiare il ventennale della Giornata FAI verranno aperti 670 beni in tutte le Regioni italiane e tra questi alcuni dei luoghi più visitati e apprezzati dagli italiani nelle precedenti edizioni. La Toscana non fa eccezione: palazzi, castelli, chiese, conventi, biblioteche…tante esperienze e tanti linguaggi diversi, tutti legati tra loro dalla bellezza e dalla storia dei nostri territori. Non esiste un biglietto d’ingresso: ciascuno contribuisce come può e come crede. L’elenco completo dei beni aperti in Toscana è consultabile sul sito del FAI – Fondo Ambiente Italiano, nella sezione dedicata alla Giornata FAI di Primavera.
Inoltre, visto il successo delle visite guidate per cittadini stranieri sperimentate dal 2008 quest’anno il progetto “Arte. Un ponte tra culture” coinvolgerà 30 città, diversificando le lingue utilizzate nella guida in base alle diverse cittadinanze di stranieri presenti.
E per la prima volta, il FAI presenta un’applicazione per smartphone interamente dedicata alla Giornata FAI di Primavera. Scaricabile gratuitamente, l’applicazione permette di trovare con grande facilità tutte le informazioni più importanti sui 670 beni aperti in tutte le Regioni italiane.
BUONA GIORNATA FAI DI PRIMAVERA!
Da oltre 35 anni il FAI, insieme alle Istituzioni ed ai cittadini, opera nella tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico Italiano. Il FAI realizza costantemente importanti iniziative per difendere lo straordinario patrimonio d’arte, natura e paesaggio che tutto il mondo ci invidia.
“Fotoreporter per natura” è la nuova attività… di cosa si tratta?
E’ Il primo concorso fotografico del FAI, aperto a tutti gli amanti della fotografia che abbiano compiuto almeno 18 anni. Partecipare è semplicissimo e gratuito: basta inviare una foto entro il 10 settembre che ritragga persone mentre fanno trekking, guardano un paesaggio incontaminato, si divertono in mezzo alla natura o scoprono monumenti della nostra splendida Italia. Il concorso intende infatti sensibilizzare la collettività sui temi della tutela e salvaguardia dello straordinario patrimonio paesaggistico e artistico che tutto il mondo ci invidia!
Più la foto sarà ricca di persone, di allegria, di arte e di natura più avrai possibilità di aggiudicati i premi in palio: al primo classificato andrà una fotocamera reflex Canon donata da Ascofoto del valore di 500 euro, al secondo la possibilità di diventare fotoreporter ufficiale del FAI per un evento e al terzo due biglietti di ingresso omaggio in un Bene FAI.
Oltre alle tre prime foto classificate, i 50 scatti più belli saranno pubblicati sul sito FAI e saranno utilizzati nei materiali di comunicazione della Fondazione con citazione del credito fotografico.
Tutte le info sul concorso sono disponibili sul sito del FAI.
Scarica il Regolamento del concorso
Scarica la Liberatoria del concorso
Prepara la macchina fotografica e… buone vacanze!
Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano è una fondazione no profi t che si propone di salvaguardare il patrimonio storico, artistico e ambientale dell’Italia e di sensibilizzare gli italiani sul tema della tutela. Dal 1975 a oggi il FAI ha salvato e protetto 36 beni dal degrado e dall’abbandono, traducendo la propria missione ideale in azioni concrete.
I fondi raccolti dalla campagna “Difendi l’Italia del tuo cuore” sono stati destinati a sostenere la missione istituzionale del FAI, in particolare quattro importanti progetti in corso in tutta Italia, fra cui la Casa-Torre Campatelli di San Gimignano.
Il palazzo Campatelli è una delle tredici torri di San Gimignano. Anticamente appartenuto alla famiglia Coppi, l’edificio rappresenta un chiaro esempio della tipologia sviluppatasi nel corso del XII-XIII secolo a San Gimignano, comunemente detta “casatorre” e consistente in un unico corpo di fabbrica, nel quale le diverse destinazioni d’uso venivano ripartite secondo una disposizione verticale.
Il monumento è stato lasciato in eredità, nel 2005, al Fai da Lidia Campatelli proprio affinché venisse aperto al pubblico. Il progetto, assecondando le volontà della donatrice, prevede il restauro e il recupero funzionale dell’immobile, con interventi strutturali sugli ambienti, gli arredi e le decorazioni interne. A restauri ultimati, Torre Campatelli (con la casa-museo) sarà, insieme a quella del Comune, l’unica torre di San Gimignano visitabile dal pubblico. Saranno organizzate iniziative culturali allo scopo di valorizzare l’eccezionale storia della cittadina medioevale e restituire alla collettività uno dei suoi
palazzi più prestigiosi.
Grazie FAI!
Casa e Torre Campatelli: Scheda Culturale a cura della Direzione Culturale del FAI.
Anticamente appartenuto alla famiglia Coppi, l’edificio rappresenta un chiaro esempio della nuova tipologia sviluppatasi nel corso del XII-XIII secolo a San Gimignano, comunemente detta “casatorre” e consistente in un unico corpo di fabbrica, prevalentemente in pietra e mattoni, nel quale le diverse destinazioni d’uso venivano ripartite secondo una disposizione verticale. Mentre il piano terreno veniva quindi adibito ad uso commerciale, i livelli superiori erano destinati ad abitazione e la sommità manteneva infine la tradizionale funzione di difesa e osservazione. L’originaria destinazione abitativa di Torre Campatelli è confermata anche dalle alte finestre a sesto acuto che, partendo dal piano terreno, si elevano fino ai piani superiori. Tali aperture, poco consone a una struttura difensiva, permettevano invece un’ampia illuminazione ed aerazione degli ambienti più frequentati nella giornata. I corpi di fabbrica che affiancano la torre principale testimoniano il cambiamento tipologico del palazzo sangimignanese. La torre di destra, meno larga, è caratterizzata da un solo arco con una finestra per piano; il palazzo sulla sinistra, invece, perde il carattere di “casatorre” e presenta larghe aperture al piano terreno. L’intero complesso, formato da torre e palazzo, subì un rifacimento della facciata nel corso del XVI secolo, in linea con i correnti schemi rinascimentali e allo scopo di fornire coerenza e unità stilistiche agli edifici. L’intervento fu commissionato dalla famiglia Coppi, che, a ricordo della propria presenza nel borgo, fece scolpire sulla facciata l’emblema della casata (una coppa), ancora visibile ai giorni nostri.
La Torre offre quindi all’osservatore una rara testimonianza sia della tecnica costruttiva, sia degli elementi architettonici, sia, delle originarie proporzioni di questa antica tipologia di edifici. Va ricordato infine che, mentre i maggiori centri toscani a partire dalla metà del XIII secolo cominciarono a esprimere alcuni caratteri architettonici peculiari, San Gimignano si caratterizzò per un’architettura eclettica, formata da stili ed elementi diversi provenienti dai comuni con cui il borgo della Valdelsa venne in contatto. Torre Campatelli, in particolare, presenta alcuni caratteri tipici del linguaggio architettonico pisano, a testimonianza degli scambi commerciali che i sangimignanesi ebbero con il vicino centro cittadino.