San Gimignano on Instagram… Enjoy them!
17 Giugno 2012, San Gimignano
Le foto sono state scattate durante il Corteo della Contrada San Giovanni!
DOMENICA 17 GIUGNO
Rocca di Montestaffoli – dalle ore 11
Allestimento di un accampamento militare e di quanto alla bisogna
A cura della Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli
Piazza delle Erbe – dalle ore 11
Girar fra i mercanti
Un propizio momento per donare alla propria Bella un ciondolo o un altro oggetto, non importa se piccolo o grande, ma solo un atto in ricordo di quel giorno vissuto nella Città dell’Amore.
Piazza delle Erbe – dalle ore 11 alle 11,45
De victore Cupido
Questo giovane furfantello, questo traforello, questo birbantello che si trastulla con le armi di Marte, a voler dimostrare che l’Amore vince anche sulla Forza, figlio di Venere e Vulcano, non può fare a meno di tirar con l’arco combinando infiniti guai. E per maggior divertimento, lancia strali anche ad occhi bendati.
A cura degli Arcieri di Castelvecchio e del Gruppo Storico Arcieri Certaldesi
Piazza Duomo – ore 12
Rito della Purificazione
Sui cavalli bardati a festa, splendenti nei loro preziosi abiti, entrano nel cuore dell’amata Città i Cavalieri della Quattro Contrade seguiti dal popol tutto, per ricevere il saluto del Podestà e la Sancta Benedictio del ministro di Dio contra i mali pericula, sempre in agguato quando nel pomeriggio si correrà la Giostra dei Bastoni.
Con il concorso del popolo delle Quattro Contrade
Piazza Duomo – dalle 14,45 alle 15,45
Medioevo
I Giullari del Carretto, la Fanfarenzug di Meersburg, il Gruppo Tamburi di San Gimignano (Trombe antiche e Tamburi dei Cavalieri di Santa Fina), l’Ensemble Medioevo in Danza, la Compagnia della Rocca di Montestaffoli (scherma antica); Gruppo Sbandieratori della Città de L’Aquila, Ensemble Trobar con strumenti antichi (musica medievale), Alessandro Vannozzi, giullare.
Piazza delle Erbe – ore 15,45
Cupido finalista
Momento conclusivo delle gare a tiro con l’Arco
A cura degli Arcieri di Castelvecchio e del Gruppo Storico Arcieri Certaldesi
Piazza Duomo – ore 16
Prigioniero dei tuoi occhi
Una finestra è aperta e conduce all’alcova della bella dama. Una corda servirà per salire fino al bramato luogo. Ma attenzione alle feroci guardie che nessuna intenzione hanno di favorire l’ascoso appuntamento. Il raggiungimento del desiato traguardo sarà invero assai difficoltoso. Per vendicare l’offesa subita da un giovane che sarà riuscito nell’impresa, sarà guerra, grande e forte.
I° Atto: Le finestre delle Belle
Animazione con le Dame delle Quattro Contrade e il Pubblico
II° Atto: La Battaglia
Battaglia del pubblico in armi contro se stesso.
Piazza Duomo – ore 16,50
Bandiere nel Cielo
Spettacolo di lancio di bandiere in singolo, doppio, piccola e grande squadra
Gruppo Sbandieratori della Città de L’Aquila
Da Piazza Sant’Agostino a Porta San Giovanni al Parco della Rocca – ore 17
Il Corteo delle Messi
In onore di Venere, Dea dell’Amore e di Flora, regina della Primavera, il Corteo si muove lungo le strade della Città: le Belle nei loro abiti colorati, i guerrieri stretti nelle loro armature, i cavalieri sui loro bardati destrieri, Flora sul carro trainato da buoi con un corteggio di giovani e profumate fanciulle. L’amore che la Città prova per i suoi abitanti viene ricambiato ed esaltato. Mai San Gimignano è stata più bella.
Oltre cinquecento figuranti a dar vita ad un grande evento
Parco della Rocca – ore 18
La Giostra dei Bastoni
Con il termine “Bella” si indica ancora oggi la gara finale, la conclusiva, quella che avviene dopo i diversi pareggi. La sua origine è da ricercarsi nella conquista del premio che veniva offerto nel Medioevo dalla Bella di turno, una Regina o altra donna di una certa importanza. Nella Giostra dei Bastoni i Cavalieri delle Quattro Contrade si cimenteranno in una corsa con i cavalli per conquistare la Spada d’Oro, emblema dell’Amore che unisce il cavaliere alla propria Contrada.
I Cavalieri delle Quattro Contrade l’un contro l’altro armati,
Piazza del Duomo – ore 19
La Spada d’Oro
La Spada d’Oro, che verrà consegnata dalle mani del Podestà al vincitore della Giostra dei Bastoni. rappresenta l’emblema della vittoria dell’Amoroso sui propri nemici, la vittoria contro coloro che osteggiano l’amore nelle sue più svariate forme, sia esso umano che divino.
Piazza Duomo – ore 19,30
Amor, amor, tu sei cerchio rotondo
La Festa si sta avviando al termine. Sono state vissute giornate all’insegna dell’amore, del popolo di San Gimignano verso la propria Città e della Città verso i propri ospiti. La Festa si concluderà con una danza a ballo tondo, fra i figuranti e il pubblico, perché se l’amore è infinito, il suo simbolo è il cerchio, così come si espresse Jacopone da Todi allor che disse “Amor, amor, tu sei cerchio rotondo”.
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SUNDAY 17 JUNE
Rocca di Montestaffoli – from 11.00 a.m.
Setting up of a military camp and everything necessary
By the Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli
Piazza delle Erbe – from 11.00 a.m.
Wandering among the merchants
The perfect moment for presenting your Beloved with a pendant or another gift, no matter whether large or small, but a gift to remember that day lived in the City of Love.
Piazza delle Erbe – from 11.00 a.m. to 11.45 a.m.
De victore Cupid
This young scoundrel, this rascal and imp, who plays with the weapons of Mars, to prove that Love wins over Strength, son of Venus and Vulcan, simply cannot resist firing his arrows and causing all kinds of trouble. And to make his game even more fun, he fires his arrows while wearing a blindfold.
By the Arcieri di Castelvecchio and Gruppo Storico Arcieri Certaldesi
Piazza Duomo – 12.00 noon
Rite of Purification
On horse wearing celebratory dress, dazzling in their precious clothes, the Knights of the Four Contradas enter the heart of the beloved City followed by the townspeople, to receive the salute of the Podestà and the Holy Blessing of the minister of God against all ills and evils, which are always in the air on the afternoon of the Giostra dei Bastoni.
With the aid of the people of the Four Contradas
Piazza Duomo – from 2.45 p.m. to 3.45 p.m.
Medieval Displays
Giullari del Carretto, Fanfarenzug di Meersburg, Gruppo Tamburi di San Gimignano (Ancient trumpets and drums of the Knights of Santa Fina), Dance Ensemble Medioevo in Danza, Compagnia della Rocca di Montestaffoli (antique fencing); Gruppo Sbandieratori della Città de L’Aquila, Ensemble Trobar with ancient instruments (medieval music), Alessandro Vannozzi, jester.
Piazza delle Erbe – 3.45 p.m.
Cupid finalist
Conclusion of the Archery Competition.
By the Arcieri di Castelvecchio and Gruppo Storico Arcieri Certaldesi
Piazza Duomo – 4.00 p.m.
Prisoners of your eyes
A window is open and it leads to the alcove of the beautiful lady. A rope hangs down to climb up to this yearned for place. But watch out for the fierce guards that have no intention of allowing you to meet your love. Reaching the desired goal will be extremely difficult. To redeem the offense suffered by a young man who succeeds in this feat, there will be a strong and fierce war.
Act I: The windows of the Beauties
Entertainment with the Ladies of the Four Contradas and the Audience
Act II: The Battle
Battle among members of the armed audience
Piazza Duomo – 4.30 p.m.
Flags in the Sky
Flag throwing display with solos, duos, small and large teams.
Gruppo Sbandieratori della Città de L’Aquila
From Piazza Sant’Agostino to Porta San Giovanni and Parco della Rocca – 5.00 p.m.
The Corteo delle Messi
In honour of Venus, Goddess of Love and of Flora, Queen of Spring, the Parade proceeds along the City streets: the Beautiful Ladies in their colourful gowns, the warriors encased in their armour, the knights on the battle-dressed steeds, Flora on a cart drawn by oxen with a court of young men and scented maidens. The love that the City feels for his inhabitants is exchanged and enhanced. Never has San Gimignano been more beautiful.
Over five hundred characters give life to a great event
Parco della Rocca – 6.00 p.m.
The Giostra dei Bastoni
The term “Beauty” is used to indicate the final contest, the conclusion, which takes place after various heats. Its origin lies in the conquering of the prize that was offered in Medieval Times by the latest Beauty, a Queen or another lady of a certain importance. In the Giostra dei Bastoni, the Knights of the Four Contradas will prove themselves in a horserace to win the Golden Sword, emblem of the Love that units the knight to his Contrada.
The Knights of the Four Contradas, one against the other armed
Piazza del Duomo – 7.00 p.m.
The Golden Sword
The Golden Sword, which will be handed by the Podestà to the winner of the Giostra dei Bastoni, represents the emblem of the victory of the Lover over his enemies, the victory against those who obstacle love in its various forms, be it human or divine.
Piazza Duomo – 7.30 p.m.
Love, Love, you are a round circle
The Celebrations are drawing to an end. We have experienced days devoted to the love of the people of San Gimignano for their City and of the City for its guests. The Celebrations will end with dancing in a round, by the characters and the audience, because if love is endless, its symbol is the circle, as expressed by Jacopone da Todi who said “Love, Love, you are a round circle”.
Domenica 19 giugno. La gara di tiro con l’arco e la sfida finale: la Giostra dei Bastoni
La giornata di domenica comincia alle 12 con l’ingresso al suono delle antiche trombe e tamburi in Piazza Duomo delle Contrade con tutti i loro componenti, popolo, nobili e militari. Dagli antichi gradini della Collegiata i Cavalieri che si cimenteranno nel pomeriggio nella Giostra dei Bastoni ricevono il saluto del Podestà, Folco Bracali, e la benedizione dal Ministro di Dio, don Mauro Fusi, benedizione che si estende anche ai cavalli. Questi ultimi stressati dal caldo e dal rumore del pubblico, lasceranno una testimonianza del loro passaggio: che sia di buon auspicio per la gara, si domanda il narratore? Tra i figuranti si pensa che forse il cavallo più fortunato sia quello più generoso, pare sia quello di Castello…. che sia un presagio…? Lo scopriremo più avanti. Intanto il pubblico è intrattenuto dalle Cornamuse dell’Ensemble Errabundi Musici, la cui musica fa accorrere le ballerine di Medioevo in Danza ad improvvisare una farandola e coreografie a passo di cornamusa.
Le esibizioni riprendono dalle 14,30 in poi con la Fanfarenzug di Meersburg, che oltre ai propri successi conclude con un Inno alla gioia. Il gruppo Medioevo in Danza si esibisce in Allemande, Branle des Lavandieres (detto ballo della lavandaia), Champenoise Italiana, Gagliarda e Salterello, i combattenti della Compagnia d’Arme ripetono le loro lotte con scudi e spade e ripetono per due volte il loro spettacolo gli Sbandieratori de L’Aquila. Il pubblico rinnova il proprio clamore ed entusiasmo come per la prima volta, in un susseguirsi di applausi e complimenti.
Inoltre si esibiscono anche gli altri ospiti della Ferie delle Messi:
- la Compagnia di Abbadia San Salvatore (SI), con quattro ballerine, poche ma sufficienti per tenere gli occhi della piazza incollati su di loro, che interpretano varie coreografie, tra cui una Schiarazula Marazula e un piccolo esercito di combattenti;
- il grande fachiro Marco Cardona, divoratore di spade in lotta contro veri serpenti (boa e pitoni), custoditi all’interno di una teca di vetro.
Nel frattempo, le contrade si dirigono verso Piazza delle Erbe dove si disputa la terza gara, il tiro con l’Arco, vinta dalla Contrada di Castello.
Alle ore 16 circa, si ripete l’assedio al Castello dell’Amore e la guerra d’Amore, ma alle 17 arriva il momento più atteso: da Porta San Matteo a Porta San Giovanni fino al Parco della sfila Il Corteo delle Messi: questo si compone di circa 500 figuranti tra soldati racchiusi nelle proprie armature, cavalieri su cavalli bardati, fanti con picche, lance e scudi, portatori d’insegne, nobildonne, il popolo festoso stretto attorno a Flora, la Regina della Primavera, assisa su un carro trainato da buoi.
Rispetto all’edizione 2010, in cui un violento temporale sconvolse il corteo e lo costrinse alla ritirata, quest’anno il tempo è stato clemente e ha permesso lo svolgimento della gara finale, nella Rocca di Montestaffoli: la Giostra dei Bastoni.
La Giostra più che una gara a cavallo con fantini armati di bastone, è una vera e propria guerra crudele contro il tempo. Questo perché dal cavaliere della Contrada dipende gioia per un anno intero, periodo di custodia e venerazione dell’ambiziosa Spada d’Oro, oppure tristezza per tutto il suo popolo. Tra i vari imprevisti, nel primo scontro tra San Matteo e Castello, il cavallo di Castello abbatte uno dei pali del tracciato, ed è tanta la rabbia del pubblico, richiamando l’ingiustizia della vittoria di Castello, che lo scontro viene ripetuto: vince lo scontro di nuovo Castello, forse per l’abilità del suo fantino Marco Tompetrini, e l’agilità del cavallo, Granpasso.
Tra le varie dispute, chi detiene un maggior numero di vittorie sono Castello e Piazza, comandata da Vincenzo Andante su Nettuno, che si confrontano nella battaglia finale. Tra incitamenti, urla, sussulti, occhi vispi nel fotografare chi per primo abbatterà l’elmo con il bastone, si sente chiaro e forte il tonfo del bastone di Castello… il pubblico e i membri di Castello esplodono fragorosamente tra esultanza e vistosa commozione, perché la vittoria non arrivava dal 2005
Così, le contrade si ricompongono, entrano di nuovo in piazza Duomo ad aspettare la vincitrice, il cui cavaliere solleva in aria la spada d’Oro consegnata dal Podestà.
La Fanfarenzug suona davanti a Castello per l’ultima volta e, tra gioia e stanchezza, tutti i figuranti si allontanano da piazza del Duomo, decretando la fine della Ferie delle Messi.
Omnia tempus habent
“Ad ogni cosa, il suo tempo”, dicevano gli Antichi, ma quando la festa sembrerà dover soccombere alle prime avvisaglie della sera, ecco che essa riprenderà respiro e nulla potrà più fermarla, tanto è il sentire medievale che questa città è capace di infondere. E se i tempi non sono dei più felici, se i “mala tempora currunt”, l’unico rimedio è sognare, e sognare a San Gimignano è grande cosa.
Vivete felici!
30 giugno 2011
Tina Fasulo
Sabato 18 giugno 2011. La scelta dei cavalli, la Guerra d’Amore e le prime due gare: il tiro alla fune e gli intrecci d’amore
Dalle ore 16,30 i numerosi spettatori hanno potuto ammirare in Rocca l’accampamento militare con tende ed armi della Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli ed in piazza delle Erbe il mercato medievale, con legatoria, chiromante, creazioni in ferro battuto ed armi: alabarde, scudi e spade.
In Piazza Duomo ha fatto ingresso sulle gradinate il popolo delle quattro Contrade, composto da cavalli, cavalieri, fanti in armi e figuranti, chiamato alla scelta dei cavalli per la competizione della domenica: la Giostra dei Bastoni. Una volta scelti i cavalli, le dame prescelte si nascondono dietro al Castello D’Amore, assediato da giovani innamorati. Inizialmente hanno tentato con le armi a conquistare il cuore delle fanciulle, le quali rispondevano con le armi della seduzione… ma l’amore trionfa: gli uomini si inginocchiano ai loro piedi e le coppie riunite danzano felici.
La danza durerà per poco, perché si scatenerà una feroce guerra d’amore, a suon di pallate tra due eserciti composti indifferentemente da pubblico e figuranti: il primo risiede sulla gradinata della Collegiata e il secondo nella parte opposta della Piazza, dando libero sfogo al proprio ancestrale sentire, in un combattimento liberatorio ed esorcizzante inteso a liberare quell’antico fanciullo che è in noi. La lotta è scatenata ed imperterrita, non si frena neppure allo stop della musica!
Dopo tanto movimento, alle 19 il campo viene sgomberato dalle armi per dare inizio alla prima gara tra Contrade: il tiro alla fune. Uomini possenti, prima pesati in gruppo per evitare che ci siano eventuali vantaggi, si sfidano per far superare alla bandierina sulla corda la linea tracciata a gesso sul suolo: il superarla decretava la vittoria. E tra un tira e molla, la prima gara è assegnata alla Contrada di San Giovanni. Se gli uomini si sono confrontati con la forza, le dame esibiscono l’eleganza e la grazia nel comporre una treccia. La seconda sfida è vinta dalla Contrada di Piazza. Tutti i premi, tranne la Spada d’Oro, premio per la Giostra dei Bastoni, sono stati realizzati dai bambini della scuola elementare dell’Istituto Comprensivo Folgore da San Gimignano.
Dalle 20.15 in poi la manifestazione prosegue con l’esibizione della Fanfarenzug, del gruppo Tamburi di San Gimignano, dell’Ensemble Medioevo in Danza con l’esecuzione di cinque balli (Baraban, Moresca, Branle de l’Official, Tourdion e Salterello) e la Farandola a chiusura, e la Compagnia d’Arme.
Alle 22 irrompono nella piazza le danze rituali del duo “Le Menadi” (Simona De Nunzio e Consuelo Cagnati) con catene, bastoni e ventagli infuocati, originando dei movimenti in luce che affascinano ed incantano il pubblico. L’esibizione è accattivante, rievoca miti e sentimenti di un barbarico medioevo, il fuoco dipinge nell’atmosfera buia delle curve melodiche, che sembrano essere uscite dalla mano esperta di un pittore d’arte contemporanea. Basta osservare degli scatti per accorgersi della stupefacente maestria del gioco di luci.
Ma la serata riserba una sorpresa agli ignari spettatori (ed anche figuranti): l’ingresso in piazza degli Sbandieratori della città de L’Aquila.
Questo gruppo comprende anche tamburi e trombe che scandiscono i ritmi degli sbandieratori: lo spettacolo è sublime, affascinante, sorprendente ed emozionante, si sprecherebbero troppe parole nel descrivere un avvenimento così eccezionale, perché non sarebbero sufficienti tutte le espressioni di stupore e meraviglia per dare un racconto esauriente. Il pubblico osserva, sussurra, si meraviglia nell’attimo in cui le bandiere sono lanciate in aria e rompe il sussulto con un applauso scrosciante e liberatorio. E gli sbandieratori salutano formando una sorta di piramide umana sventolando le loro bandiere, destando ancora più clamore tra la folla…
Tina Faulo
Venerdì 17 giugno 2011: Appena scende la notte…
A dispetto dell’infausto giorno (venerdì 17), la Ferie delle Messi parte col botto con l’esibizione dei gruppi dell’Associazione e un ospite presente da otto anni, la Fanfarenzug, gruppo di tamburi e trombe antiche proveniente da Meersburg, paese tedesco sul lago di Costanza gemellato con San Gimignano.
La folla si accalca sulle gradinate del Duomo mentre lo strepitare dei Tamburi di San Gimignano e la Fanfarenzug apre ufficialmente la manifestazione.
Segue l’esibizione del gruppo di danza medievale “Medioevo in Danza” con sei coreografie: Branle des Chevaux, Branle Pinegay, Champenoise Italiana, Gagliarda, Salterello e la Farandola, un serpentone di persone che si tengono per mano correndo.
A seguire, la Compagnia d’Arme della Rocca di Montestaffoli allieta la serata con lotte talmente appassionate che nel buio si scorgono le scintille prodotte dallo scontro delle spade, seguite dalle espressioni di stupore degli spettatori….
Tina Fasulo
Il post di oggi è un vero e proprio resoconto/diario (ogni giorno ne pubblicheremo una pagina) della Ferie delle Messi 2011, dalla serata di venerdì 17 giugno fino a domenica 19.
La narratrice è Tina Fasulo, componente dell’ensemble “Medioevo in Danza” dell’associazione dei Cavalieri di Santa Fina che anima, insieme ad altri “rievocatori”, la tre giorni sangimignanesi. Il suo, quindi, è un racconto partecipato e vero, carico di emozini e di passioni. Grazie Tina!!!
Ferie delle Messi 2011: il Trecento in presa diretta
La Ferie delle Messi è una manifestazione storico-medievale in chiave trecentesca promossa dall’Associazione Cavalieri di Santa Fina, nata nel 1993 con lo scopo di riproporre a San Gimignano antichi avvenimenti della sua storia medievale.
Le tradizionali “Ferie Messium” erano stabilite con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 e 1314 e questa festa, celebrata da tutta la popolazione per festeggiare il buon raccolto, comprendeva canti, balli, giochi e gara tra campioni a cavallo armati di bastone, la Giostra dei Bastoni.
L’edizione 2011 si è articolata in tre giorni: dalla serata di venerdì 17 giugno fino all’intera domenica 19.
Il successo di questa manifestazione consegue dalla combinazione di tanti fattori vincenti: dall’impegno e alla preparazione dei membri dell’associazione, dei figuranti e dei gruppi, alla grande partecipazione del pubblico. Notiamo che i turisti americani sono particolarmente estasiati dalle rievocazioni storiche medievali, proprio perché il loro giovane paese non ha testimonianze storiche di questo periodo, tipicamente europeo. Ma gli ospiti della manifestazione sono stati i gregari della corsa più attesa dal popolo sangimignanese…
L’Associazione de “I Cavalieri di Santa Fina” nasce nel 1993. Il nome ha origine da Fina dei Ciardi, la bambina che nel 1253 morì a soli 15 anni, diventando la compatrona della città di San Gimignano.
Il gruppo dei cavalieri, riferendosi a documenti del XIII secolo, che comprovano la partecipazione di cavalieri sangimignanesi alle battaglie di Montaperti (1260) e di Campaldino (1289), ha voluto riproporre alcuni aspetti della tradizione cavalleresca, riportando in vita anche le quattro storiche contrade di San Giovanni, Piazza, CasteIlo, San Matteo.
Compito dei cavalieri è partecipare agli avvenimenti ufficiali della città e, in modo particolare, alla celebrazione della festa di Santa Fina.
Con cadenza annuale, rievocano le tradizionali “Ferie Messium”, stabilite con rubriche statutarie dal titolo “De Ferriis Ponendis” del 1255 (Il, 29) e deI 1314 (II, 11).
Questa festa, che veniva celebrata da tutta la popolazione come ricorrenza prioritaria ai raccolti, era motivo di divertimento con canti, balli, giochi, e combattimenti tra campioni a cavallo armati di bastone.
Ogni anno San Gimignano rivive così l’atmosfera medievale col grande mercato, i cavalieri, le milizie, gli artigiani al lavoro, i saltimbanchi e i musicisti.
Uno degli elementi costitutivi della festa è il grande corteo, in cui i colori, gli oggetti e i numerosi personaggi esprimono simbolicamente il rapporto fra terra e fertilità.
Il rituale della benedizione dei cavalli delle quattro contrade, la giostra dei bastoni, il gioco del tiro alla fune, il grande mercato di arti e mestieri, aderiscono il più possibile alla filologia medievale.
Quest’anno l’Associazione “I Cavalieri di Santa Fina” organizza, per la prima volta, il “Preludium Ferie Messium”, una giornata medievale nella Rocca di Montestaffoli a San Gimignano. Il “Preludium”, che si svolgerà il 4 Giugno (dalle 11 alle 21), è un’anticipazione della tradizionale Ferie delle Messi, durante la giornata si alternerranno esibizioni dei gruppi facenti parte dell’Associazione.
Ballerini, Musici e Duellanti vi aspettano all’interno del Cassero della Rocca di Montestaffoli per rivivere insieme il Medioevo!